23 novembre 2011

Piccoli passi avanti

Nel 1969 Giuseppe Pinelli fu ingiustamente accusato di strage e poi morì cadendo da una finestra di un commissariato di Milano. Subito dopo la sua morte ufficiali di polizia dichiararono che si era suicidato, e che questo confermava la loro ipotesi che fosse il colpevole della strage di Piazza Fontana. In seguito è stato accertato che all'ora dell'attentato lui era altrove, e la sentenza del processo per la sua morte, pur contenendo stranezze, come il chiamare in causa un 'malore attivo' ancora sconosciuto alla medicina, chiarisce che non è suicidato.
Nel 2011 Alessandro Lupi ha riportato varie fratture al volto a causa di un lacrimogeno sparato verso di lui (o forse verso la sua macchina fotografica?) dalle forze dell'ordine che presidiano il cosiddetto 'cantiere' di Chiomonte. Nei giorni successivi su varie mailing list girano mail di un sedicente Alessio (alexis at libero.it), che da successive indagini risultano provenire dal server de 'La Stampa', in cui si suggerisce che si sia procurato le fratture al volto cadendo da solo (provateci voi, se ci riuscite). Dopo aver sporto denuncia contro ignoti per diffamazione Alessandro riceve una mail, contenete numerosi riferimenti alle precedenti e scritta con lo stesso stile, in cui il mittente chiede scusa se eventualmente lo ha offeso, e ammette che è possibile che si sia sbagliato. Solo che la mail non proviene da alexis at libero.it ma dalla mail del giornalista Massimo Numa presso 'la Stampa', noto per le sue posizioni sitav. Curiosa coincidenza, vero?
L'accostamento delle due notizie non vuole essere legato alla parentela dell'attuale direttore de 'La Stampa' (che ha dichiarato su twitter 'sto cercando di capire', speriamo ci riesca), figlio del commissario che allora accusò Pinelli e che lo aveva in custodia, è solo un modo di dire che in 42 anni sono stati fatti alcuni piccoli passi avanti. Per chi si accontenta.

17 novembre 2011

Santo subito (anche da vivo)

Su twitter spuntano ovunque ovazioni al nuovo capo di governo, senatore Mario Monti. E' ovvio che, visto chi l'ha preceduto, qualunque persona minimamente dignitosa possa sembrare un enorme miglioramento, però  in quest'esaltazione acritica io rivedo le stesse ragioni che hanno portato al disastro Berlusconi. Perchè, televioni o no, conflitto di interessi o no, comunque è un fatto che Berlusconi è stato in grado di fare i danni che ha fatto perchè milioni di italiani lo hanno votato, fidandosi di lui. E ora si fidano di Monti.
Ma Monti è un'altra cosa, si sente dire ovunque. Ovviamente i due non sono uguali, ma un importante (e preoccupante) tratto comune io lo vedo.
Di Berlusconi già sappiamo, nel '92 dichiarò che doveva scendere lui in campo perchè on c'erano più politici in grado di difendere i suoi interessi, e a questa linea si è sempre attenuto. Tutti lo sapevano, infatti ogni volta che si discuteva con qualcuno che l'aveva votato sul perchè l'avesse fatto la risposta era inveriabilmente "se è stato tanto bravo a fare i soldi con Fininvest (poi Mediaset) sarà altrettanto bravo a farli per l'Italia".
E Monti? Lui di certo non  è proprietario di televisioni (nè di altre grandi aziende, per quanto mi risulta), ma è stato fino all'altro giorno uno dei più importanti consulenti della Goldman Sachs, ovvero di una delle banche che hanno causato la crisi economica mondiale investendo sempre al massimo rischio, certi di essere troppo grandi per fallire. E hanno avuto ragione, infatti gli Stati Uniti si sono svenati per salvarli. Dopo il salvataggio, ovviamente, la banca non ha cambiato molto la sua politica, infatti, come dice questo articolo pare ci siano proprio lei dietro l'ultimo (per ora) attacco ai conti italiani, quello che ha costretto Berlusconi alla resa. Insomma, anche Monti, come Berlusconi, da privato cittadino ha tolto soldi agli italiani per farli guadagnare all'azienda per cui lavorava (non era di sua proprietà, ma non la vedo come una grande attenuante). E i ministri del suo governo o vengono da esperienza analoghe (come Passera, ex Amministratore delegato di Intesa-SanPaolo) o si affrettano a produrre dichiarazioni preoccupanti (vedi qui , da notare che il ministro Cini prima di quest'incarico era uno dei dirigenti dell'ente nazionale per l'energia atomica).
E allora perchè tanti festeggiano questo nuovo governo? Forse perchè pensano che se Monti è stato tanto bravo a fare i soldi con la Goldman Sachs sarà altrettanto bravo a farli per l'Italia?
Lo so che sono cambiate le decorazioni, ma un altro giro della stessa giostra no. Perfavore.

14 novembre 2011

Cemento armato improvvisato

Stamattina, ascoltando il giornale radio (raidue), sento la notizia dell'irruzione della polizia in una favela di Rio per catturare dei trafficanti di droga, nella notizia la cosa che mi colpisce di più è un dettaglio: secondo la giornalista i trafficanti per difendersi "hanno improvvisato delle barricate di cemento armato"
Ora, avendoci messo un po' mano, nell'edilizia, io so che preparare una gettata di cemento armato richiede un certo tempo, dopodichè il cemento ha bisogno di alcune ore per solidificarsi, e di almeno una settimana per poter essere considerato minimamente robusto (per capirsi, abbastanza da camminarci sopra se è il un pavimento). Quindi mi chiaedo quanto è durato questo assalto delle forze di polizia per permettergli di 'improvvisare' barricate in cemento armato?
Ora, magari a qualcuno questa può sembrare solo una polemica inutile su un uso errato di un termine, ma secondo me non è così. Non è così perchè quello delle barricate 'improvvisate' è solo un dettaglio, quindi non è necessario alla notizia, quindi se lo si riporta lo si fa con un'intenzione precisa, tantopiù se la notizia ha uno spazio limitato come in questo caso. Ma se la notizia non è vera (in questo caso non lo è nè se le barricate non esistevano nè se erano preparate da tempo, e quindi in ogni caso) questo significa che si mente intenzionalmente. Ora, questo falso io l'ho scoperto, ma chissà quanti mi sono bevuto? Quanti ve ne siete bevuti voi?

8 novembre 2011

La metropolitana di Torino

I mezzi pubblici io li uso quando piove, se è asciutto preferisco la bicicletta. Oggi, ovviamente, mezzi pubblici. Mezzo chilometro a piedi per arrivare alla stazione Racconigi (pullman che fanno quel tragitto non ce ne sono, neanche a volerli prendere), passo gli somodissimi cancelli elttrici, che in stazioni più affollate della mia causano lunghe code, scendo le scale e, arrivato alla banchina, sento annunciare che il servizio è sospeso 'per cause tecniche'. Non dovrei stupirmene, a Torino succede ad ogni pioggia di qualche rilevanza, la stazione Porta Susa ha aperto 5 anni in ritardo perchè non si riuscivano a bloccare le infiltrazioni d'acqua nemmeno quando non pioveva, però il problema è che, da quando è in funzione la metropolitana, in corso Francia non ci sono più autobus che fanno lo stesso percorso, quindi quando la metro si blocca addio mezzi pubblici. Per fortuna stavolta il servizio è ripartito, sono risceso alla piattaforma, ho lasciato passare i primi 3 treni, troppo pieni per salirci (su come sono stati disegnati i vagoni, strettissimi, si potrebbe aprire un lungo discorso ma rimando), finalmente, sul quarto, spingendo si riesce a salire, e in qualche modo la si sfanga. Dagli altri passeggeri vengo a sapere che il blocco questa volta è durato solo un quarto d'ora.
La domanda però rimane: che utilità ha un trasporto pubblico che si blocca appena piove? I miliardi spesi per realizzare questa unica linea, molto comoda per chi gli abita o lavora vicino, inutile per la maggior parte dei torinesi, non sarebbero stati spesi meglio per comprare qualche centinaio di autobus ecologici e pagare i relativi autisti?

6 novembre 2011

Teleriscaldamento

Ieri ero a cena da un mio amico architetto, che si occupa anche di certificazioni energetiche degli edifici. Quando ha saputo che nel mio condominio c'è il teleriscaldamento mi ha raccontato un anedotto sull'argomento.
Mi ha spiegato che lui, come ogni certificatore energetico, nello stilare la sua relazione sull'efficienza energetica di un edificio, deve anche riempire una casella con una valutazione dell'efficienza del generatore di calore. I valori che normalmente si attribuiscono possono andare dal 70% di una caldaia particolarmente vecchia, all'80% di una media, fino al 95% delle più moderne caldaie a condensazione. In piemonte per gli impianti di teleriscldamento in quella casella si deve scrivere 100%, per legge, anche se questo è contrario ad ogni minima norma di buon senso (ma se non bastasse il buon senso esistono dimostrazioni scentifiche del fatto che nessuna macchina reale può essere perfetta, ovvero raggiungere il 100% di efficienza, meno che mai le macchine termiche).
Quindi si deve scrivere 100%, sulla fiducia. Il mio amico ovviamente lo fa, ma essendo curioso è da quando fa questo lavoro (un po' più di due anni) che cerca di scoprire quale sia la vera efficienza energetica del teleriscaldamento. Ha provato chiedendo via mail alla IRIDE (predecessore dell'IREN che ora gestisce il teleriscaldamento in Piemonte) e a voce ad alcuni funzionari della stessa IREN, del comune e della regione, ma non è mai venuto a conoscenza di quel dato. Questo fino a qualche settimana fa, quando un suo collega gli ha detto che il dato di efficienza medio del teleriscaldamento è del 25,6% (considerando in questo anche il trasporto del calore dalla centrale fino al condominio da riscaldare), cioè meno di un terzo di una caldaia normale.
Pur essendo abbastanza intuitivo che il rendimento debba per forza esssere più basso di quello di una buona caldaia (è inevitabile che una parte del calore si disperda per strada) un dato così basso gli sembrava strano, così ha chiesto al collega chi gli avesse fornito il dato "l'IREN" è stata la risposta "E come hai fatto a fartelo dire?" "Gli ho scritto una mail" "L'ho fatto anch'io, ma non mi hanno risposto" "Si, però io ho messo in copia Guariniello"
Carino come aneddoto vero?