4 dicembre 2012

Un atto piccolo piccolo

Stamattina ho inviato una mail al consolato francese a Torino (ripostata qui sotto). L'invio, e il boicottaggio che annuncia, sono un atto piccolo piccolo. Probabilmente troppo poco, e probabilmente farò anche altro contro questa vergogna.
Meno di questo, però, mi sembrerebbe meno che umano.

Al console M.me Edith RAVAUX

La presente per esprimerle la mia più profonda riprovazione per il vergognoso comportamento che la nazione che lei rappresenta ha tenuto nei confronti dei manifestanti a Lyon del giorno 3 dicembre, così come descritto nell'articolo che può leggere al seguente link
http://www.notav.info/editoriale/lyon-sospesi-diritti-umani-cariche-gas-lacrimogeni-bus-sequestrati-e-pestaggi-anche-sugli-autobus-comunicato-stampa-movimento-no-tav/
Qui non parliamo più di semplici errori di valutazione, come quello commesso approvando il progetto TAV, qui parliamo di repressione del dissenso e di un galoppo sfrenato verso unEuropa di polizia capace di far impallidire il Cile di Pinochet o l'Argentina di Videla.
Per questo le comunico che da oggi boicotterò in ogni modo possibile la Francia ed ogni azienda francese
Saluti
Roberto Gastaldo



Aggiornamento: l'indirizzo mail Consulto@venturanet.it , riportato sul sito del consolato francese a Torino http://www.ambafrance-it.org/spip.php?article3072#consolato_generale_di_torino risponde con errore "Recipient unknown" (destinatario sconosciuto). Altri complimenti al consolato di Francia per come sa mettersi a disposizione dei cittadini.
Esistono comunque telefoni e fax

Aggiornamento 2: all'indirizzo cogefrmi@tin.it (consolato di milano) la mail è stata ricevuta

Aggiornamento 3: mi dicono che per Torino funziona cogefrto@tin.it

1 dicembre 2012

Schenghen ad assetto variabile

Oggi a Lyon si sta svolgendo un convegno pubblico sul TAV Torino-Lyon, denominato Avant Sommet, a questo convegno avrebbero dovuto partecipare anche relatori italiani contari all'opera, ma non potranno farlo perchè l pullman con cui stavano viaggiando alla volta di Lyon è stato fermato e trattenuto per oltre 3 ore dalla polizia francese (dicevano di cercare armi, che non hanno trovato), che gli ha di fatto impedito di proseguire consegnando alla'autista un foglio di via che lo dichiara persona non gradita su tutto il territorio francese.Il motivo di questa sanzione (comminata anche ad altri due passeggeri): aver partecipato a manifestazioni notav. I tre, al momento in cui scrivo, sono ancora sotto fermo.
Ora, io non sono un esperto di legge, ma il trattato di Schenghen mi sembra preveda il Diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente all'interno degli Stati membri, e, certo, ci sono motivi di impedimento, ma 'aver pasrtecipato a manifestazioni' non rientra tra questi.
Una legge è sempre un contratto, stipulato tra l'amministrazione e gli amministrati, e in ogni contratto vale la clausola che, se una delle due parti si dimostra inadempiente, l'altra ha il diritto di dichiarare il contratto stesso non più valido. Secondo me dovremmo farlo.

16 novembre 2012

Omologazione

Pubblico una lettera ricevuta da una mailing list, mascherando solo il nome del ragazzo.
La mia prima reazione, leggendola, è stata il disgusto per quanto sia sceso in basso uno stato che per combattere il dissenso ricorra a ritorsioni e/o minacce verso minorenni. Subito dopo però è arrivato un pensiero più razionale. Forse questa azione non va collegata a nient'altro, ma semplicemente presa come un atto a se stante, e giudicata in quanto tale.
Se così fosse vorrebbe dire che, come ipotizza l'autrice della lettera, lo stato considera il dissenso, se pubblicamente espresso, una forma di disagio giovanile, una specie di malattia da curare ed estirpare prima che sia troppo tardi.
A conti fatti, spero ardentemente che sia solo un meschino ricatto.


6 novembre 2012

Cambiare si può?

Su twitter ho ricevuto un link a questo appello. Sono fortemente combattuto. Da una parte sono assolutamente convinto che i 'vecchi' partiti, anche quelli che ritengo abbiano ancora una propria dignità, siano strumenti inadatti a fronteggiare l'emergenza che ci sta per arrivare addosso (ripeto, che ci sta per arrivare, quel che è successo finora sono solo le prime, timide avvisaglie, e anche la Grecia non ha ancora visto il peggio), e quindi non chiederei di meglio, però...
Però, vuoi per i nomi dei promotori, vuoi per la genericità (vaghezza?) della proposta "cambiare si può" mi ricorda tanto ALBA, che è stata un lodevole tentativo, ma che a mio giudizio non è riuscita ad attecchire. E non ha attecchito, sempre a mio giudizio, proprio per essere rimasta troppo sul vago.
Insomma, il dilemma è sempre quello, a fare il donchisciotte partendo lancia in resta per ogni causa persa si finisce per non esserci quando servirebbe, a restare fermo pure... per stavolta rinuncio anche adare un'"indicazione di voto", guardate voi nomi e programma (chiamiamolo così). In effetti è già è di più di quanto offra attualmente un qualunque partito, però...
Mentre leggete io cerco di decidere che fare.

Aggiornamento. Ho fatto chiesto un po' di pareri, i miei dubbi non sembrano essere solo miei, anche se con sfumature diverse, in particolare alcuni nomi ricorrenti negli ultimi anni in iniziative magari ldevoli ma mai approdate a nulla (ALBA ma non solo). Inoltre, cosa a cui io non avevo dato peso, più d'uno la presenza di personaggi dello spettacolo richiama una pratica molto in uso ma che fino ad oggi non ha dato buoni risultati. Altre critiche che a me non erano venute in mente erano quella di essere troppo imrovvisata (su questa però ho un'opinione: non lo vedo come un problema serio) e quella di essere Torinocentrica. Nonostante tutto questo qualcuno mi ha detto in fondo la voterebbe.
Io ci penso ancora su, magari datemi una mano

Aggiornamento del 20/12
Oggi i dubbi si sono sciolti grazie a questo post, e in particolare a questo passaggio
D - Farete la corte a Pd e Sel?
R - Loro vogliono il proseguimento dell’agenda Monti. Semmai se ne parla dopo le elezioni.
Con alleati così ogni buona intenzione è vana. Cambiare si può? Per (e quindi con) Paolo Ferrero evidentemente no.

26 ottobre 2012

Primarie, politiche e orizzonti

La settimana scorsa su twitter ho avuto una piccola discussione con i 99 posse, partendo da un loro tweet che diceva

Cari rivoluzionari da tastiera, in attesa della rivoluzione d' ottobre @NichiVendola premier non sarebbe affatto male. Preferite #Renzi?

La mia replica è stata

.@99Posse @NichiVendola premier sarebbe un po' meno peggio di Renzi. Ma pensare un po' più a lungo termine?

Da qui è partita la discussione, visto però che su twitter la sintesi a volte aiuta ma a volte intralcia cerco di argomentare un po' meglio. So di farlo con un certo ritardo, ma il tempo è sempre scarso.

26 settembre 2012

Bavagli

Maria Dolores Cospedal, segretario del partito ppolare spagnolo, spagnolo, commentando la manifestazione di ieri a Madrid ha dichiarato che si trattava di “un tentativo di mettere un bavaglio alla società spagnola”, paragonandolo al tentativo di golpe militare del 23 febbraio 1981, in cui la 'guardia civil' entrò in armi nel parlamento.
La mancanza di senso del ridicolo della Cospedal, che non rileva l'incoerenza del fatto che quei corpi che nell'81 assaltavano il parlamento ora malmenano cittadini disarmati agli ordini del governo del suo partito, è evidente e ha l'effetto di evidenziare il trucco retorico. Che non è solo suo, ma anzi è così usato da poter dire che sia di moda.

22 settembre 2012

Trasloco

Sto iniziando a spostare su questo blog la mia produzione letteraria che era sul vecchio sito. Man mano la vedrete comparire nel menù in alto. Per ora sto creando solo i link, poi sposterò anche i testi.
Buona lettura!

20/2/13: L'esperimento non mi sembra riuscito, troppo scomodo. I testi ritornano su http://narrare.altervista.org/

20 settembre 2012

Serve pazienza

La notizia la potete leggere in molti posti in rete (ad esempio qui testo ed audio): in Francia un gruppo di studiosi indipendenti ha condotto in segreto un test di lungo periodo (due anni anzichè i novanta giorni obbligatori per protocollo) sul mais OGM Monsanto, arrivando ad affermare che sul lungo periodo è tossico e causa tumori.
Bene che si sia scoperto, meglio se verranno presi a breve provvedimenti per metterlo al bando, ma il punto centrale è un altro.
I risultati degli studi a 90 giorni sul mais Monsanto non vengono messi in discussione da questa nuova ricerca, nessuno ipotizza che siano stati falsificati o condotti senza rispettare i protocolli, quello che ci dice la nuova ricerca è che 90 giorni non bastano per stabilire se un prodotto (un cibo, una medicina,ma anche altre categorie merceologiche) ha o meno effetti dannosi.

7 settembre 2012

Come si discute su twitter?

Riprendo il discorso fatto in un post precedente ( 'To tweet or not to tweet' ) per aggiornarlo.
L'argomento è l'utilità dell'essere su twitter. Quanto, in questo modo si riesca ad informarsi, e quanto a comunicare, non necessariamente nel senso di convincere qualcuno delle proprie idee, ma almeno del 'forzarlo' a riconsiderare le sue alla luce di nuovi elementi.
Sarà perchè nella giornata ho avuto cattivi esempi di comunicazione come quelli raccolti in questo frettoloso storify, ma francamente le discussioni su twitter ormai mi sembra rientrino sempre più in due sole categorie: i discorsi tra amici e quelli tra sordi. La possibilità di una discussione basata su argomenti e non su trucchi retorici mi pare sempre più lontana. Continuo a twittare e re-twittare, ma dubito che quel che scrivo arrivi a fermarsi nel pensiero di qualcuno che non era già in partenza daccordo con me.
Pessimismo? Depressione postferie? Valutazione sbagliata perchè basata su un confronto con professionisti della comunicazione che non rispecchiano l'utente medio di twitter? Spero di si, così magari passa, per il momento sto ri-valutando la conclusione del post di cui parlavo sopra.

31 luglio 2012

Olimpiadi

Otto anni fa, in un romanzo breve (qui testo integrale), facevo scrivere al protagonista una articolo sulle olimpiadi di Salt Lake City di due anni prima. Oggi probabilmente serve uno sforzo di memoria (o di documentazione) per capire tutti i iriferimenti, ma il senso mi pare continui a valere.

Parliamo delle olimpiadi americane. Le ho sentite definire squallide, rovinate, infangate, e in molti altri modi di simile tono, ma forse noi idealisti romantici dovremmo ringraziare queste olimpiadi di Salt Lake City. Dovremmo ringraziarle di essere state esattamente quello che sono state, cioè un’orrenda miscela di doping, truffe arbitrali e scorrettezze varie, dovremmo ringraziarle perché in questo modo ci hanno definitivamente cancellato la falsa illusione di uno sport pulito. Campioni olimpici per mezza giornata, campioni olimpici postdatati, campioni olimpici senza merito. Intendiamoci, io non ce l’ho con l’australiano che è diventato campione olimpico di short track sapendo pattinare appena meglio di me che non ne sono capace, lui aveva ogni diritto di partecipare, e non è certo colpa sua se gli altri si sono spintonati fino a finire tutti o fuori pista o squalificati, una tantum giustamente. E non è certo colpa sua se nessuno si è preoccupato di spintonare lui che era ultimo e staccato.

16 luglio 2012

Non avete scampo

Sono giorni difficili, dopo che venerdì la magistratura ha confermato quanto improprio sia l'uso del termine 'giustizia' per riferirsi ad essa (parlo ovviamente di questa vergognosa sentenza, a proposito della quale vi propongo questa analisi di Wu Ming 4).
Sono giorni difficili, e in giorni simili si cerca conforto un po' ovunque. Probabilmente vi sembrerà paradossale ma io la trovo in questa notizia (a scanso di equivoci, guardo alla notizia non per quanto comporta per i corridori, ma per quanto comporta per l'azienda Tour, alla disperata ricerca di una rinnovata credibilià che, anche per via di episodi come questo, non pare riuscire a ritrovare).

12 luglio 2012

Meritocrazia. Un interessante punto di vista di 56 anni fa.

Mertitocrazia è senz'altro una delle parole del momento, forse l'unica a mettere daccordo tutti. I partiti, non solo quelli in parlamento, la sventolano come il nuovo ideale da raggiuingere. Di questi tempi però l'unanimità mi puzza fortemente di bruciato, e, nelcaso specifico, con buone ragioni.
Prima di tutto non vedo un gran senso nel parlare di meritocrazia senza stabilire quali siano i meriti. La francia di Luigi XV era fortemente meritocratica, il più valutato dei meriti era l'albero genealogico, cosa che oggi sembrerà insensata a tutti o quasi, ma pur sempre di meritocrazia si trattava. Un altro esempio di organizzazione fortemente meritocratica potrebbe essere la mafia, è noto che al suo interno più capaci, i più 'bravi' salgono rapidamente le gerarchie. Quindi prima di osannare la meritocrazia occorrerebbe chiarici su cosa consideriamo un merito, ma io andrei anche oltre.

6 luglio 2012

La cancellieri sembra confusa

Il ministro dell'interno Annamaria Cancellieri commenta le sentenze del processo Diaz (le citazioni riportate nel seguito sono presa da In qui)
La dichiarazione che apre l'articolo è ottima, e penso che ogni italiano dovrebbe sottoscriverla "Il G8 di Genova è una pagina dolorosa per la polizia e questo mi ferisce. Ho visto come tutti le immagini di quello che è successo all'interno della Diaz e posso dire che non condivido nulla di quell'operazione. Di fronte a errori gravi è giusto che i responsabili ne subiscano le conseguenze". Benissimo.
Poi il ministro passa a considerazioni più opinabili, ma tuttavia legittime "questa non può diventare la condanna di tutte quelle migliaia di uomini e donne che ogni giorno, indossando una divisa, fanno il proprio dovere". In ogni caso anche chi non è daccordo non può non pensare che il suo ruolo le imponga una difesa d'ufficio di un'istituzione (la polizia di stato) di cui è responsabile.
Un po' oltre però viene una una terza dichiarazione, in relazione al fatto che i condannati dovranno essere interdetti dai pubblici uffici per cinque anni, e quindi rimossi dai loro incarichi, dice che questo costerà alla polizia un prezzo altissimo "perché perdiamo alcuni nostri uomini migliori". E qui non capisco.
Uomini condannati per aver mentito allo stato e aver fabbricato prove false per coprire i gravissimi reati commessi durante un'operazione da loro voluta e diretta sarebbero gli uomini migliori? Io non ho conoscenza dell'ambiente e non posso dire se il ministro abbia ragione, ma se dei criminali sono gli uomini migliori della nostra polizia come può il ministro chiederci di aver fiducia in essa?

25 giugno 2012

Parlare della decrescita

Prendo lo spunto da questa intervista che ho letto oggi, ma è solo l'ennesima occasione in cui vedo travisare il concetto di decrescita. Certo, quelli che, come me, condividono le posizioni della decrescita hanno una gran parte di colpa, prima nell'aver scelto male il termine, poi nel non aver sottolineato abbastanza le differenze tra varie 'versioni' di decrescita, ma 'non aver sottolineato abbastanza' è un concetto molto diverso da 'non aver detto'.
Coerentemente con quanto detto sopra, faccio prima di tutto una premessa: c'è una grossa differenza tra il pensiero che fa riferimento a Latouche (che nel seguito, per facilitare la distinzione indicherò con 'decroissance') e quello, credo solo italiano, che fa riferimento alle idee di Pallante e del 'Movimento per la decrescita felice'(nel seguito MDF). Delle due quella di cui mi interessa parlare è la decroissance, mentre sulle posizioni dell'MDF sono anch'io molto critico.

23 giugno 2012

Assenteista

Ultimamente su questo blog ho scritto molto poco, colpa di un'incapacità congenita di limitare le cose che mi metto a fare, con l'inevitabile conseguenza di trovarmi costretto a lasciarne indietro qualcuna. Stavolta il mio tempo lo sto mettendo nello scrivere un romanzo, che ovviamente prenderà molto tempo. Nel frattempo però mi è uscito questo racconto.
Buona lettura, e se volete lasciare un commento qui è ben gradito.

6 giugno 2012

La riservatezza delle forze dell'ordine

Stamattina sono incappato in questo video che documenta come due notav che volevano partecipare ad un presidio in solidarietà con il lavoratori della Miroglio, venuti dalla Puglia per protestare davanti alla sede centrale della loro azienda, vengano arrestati in modo inutilmente plateale. Aldià delle ragioni dell'arresto (curioso comunque confrontare le immagini del video con il modo in cui vengono riportate in articoli come quello di Repubblica), vorrei soffermarmi sull'ultima parte delvideo, quella in cui un carabiniere (dietro preciso ordine, udibile nel video) impedisce alla telecamera di riprendere.
Sarebbe bello pensare che si tratti solo di un caso isolato, ma è evidente che non è così. Numerose testimonianze riferiscono di come durante le manifestazioni chi fotografa o filma l'operato delle forze di polizia divenga spesso il bersaglio degli spari di lacrimogeni ad altezza uomo (a titolo di esempio cito i casi di Carlo Gubitosa del 3 luglio 2011 e di Alessandro Lupi il 24 luglio 2011).

30 maggio 2012

Morti di PIL

Sono 16, ad oggi, i morti di questo secondo terremoto emiliano. Almeno 13 di loro sono morti sul posto di lavoro. In capannoni nuovi o quasi nuovi, che però sono stati i primi a crollare.
Ieri sera, nel giornale radio di popolare network, l'inviato riportava la testimonianza di un operario marcocchino, mantenuto anonimo, che il suo datore di lavoro aveva minacciato di licenziamento se non fosse tornato al lavoro dopo il terremoto di domenica scorsa. Lui non si è piegato, e ieri non era al lavoro, il suo amico e collega invece aveva ceduto, e il suo nome oggi lo sappiamo. Si chiamava Mohammed, e in quel capannone ieri mattina ci è morto.

22 maggio 2012

Il mondo di Bersani

Ieri alla radio ho sentito Pierluigi Bersani dire che alle amministrative il suo partito ha indiscutibilmente vinto. Di primo acchito mi viene da ridere, delle 4 città principali (Palermo, Genova, Verona, Parma) il PD vince solo in una, quella in cui il candidato sindaco uscito dalle primarie era quello che non avrebbero voluto, e anche nelle altre città sostanzialmente perde ovunque vi sia un'alternativa che si pone alla sua sinistra, anche di poco. (1)
Comunque, preso dal dubbio, cerco dei dati percentuali (guardate le righe 'Italia') e da questi vedo che il PD percentualmente rispetto alle regionali di due anni fa ha perso circa il 40% dei suoi voti (se guardiamo alle amministrative delle stesse città, cinque anni fa, la perdita è minore, 'solo' circa il 20%). Certo, sempre meglio del PDL che ne perde più di metà, o della lega che ne perde l'80% (ma rispetto a 5 anni fa perde meno del PD), ma se l'italiano ha ancora un senso da qui a chiamarla vittoria ancora ce ne passa. E così mi viene un pensiero, il più facile, il più scontato: 'Ma Bersani in che mondo vive?'

17 maggio 2012

Lo sporco (lavoro) della Grecia

"Lo sporco della Grecia arriva fino qua", cantavano qualche anno fa i Ministri con una certa preveggenza. Lo sporco sta arrivando( in parte è già arrivato), ma forse dalla Grecia può arrivarci anche qualcosa di utile, ovvero lo 'sporco lavoro' di demistificazione che sulla loro pelle stanno producendo.
Con le ultime elezioni i greci hanno detto tante cose, in molti punti contraddittorie, ma con almenouna certezza: i greci non vogliono accettare i diktat della banca centrale europea e del fondo monetario internazionale: I partiti che appoggiavano questa soluzione (ND e Pasok) hanno raccolto solo 1 voto su 3. Quindi 2 votanti su 3 sono contrari al memorandum, e tra i non votanti (quasi 40% degli aventi diritto) questa percentuale è presumibilmente ancora maggiore.

9 maggio 2012

La FIOM e la giustizia Italiana

Antefatto. L'anno scorso la FIAT ha escluso dai benefici sindacali gli esponenti dei sindacati che non avevano sottoscritto il nuovo contratto, tra cui la FIOM. La FIOM però non si è rassegnata, e ha fatto causa alla FIAT in tutti i luoghi in cui questi diritti gli sono stati revocati. In queste ultime settimane stanno iniziando ad arrivare gli esiti di alcune di queste cause (vedi qui, qui e qui), da questi primi esiti si evidenzia un fatto: in italia non solo non è uguale per tutti, ma tra le stesse persone (anche se giuridiche) non è uguale nemmeno da luogo a luogo, infatti il giudice che si occupa del caso di Atessa dà ragione alla FIOM, mentre quello di Torino dà ragione alla FIAT. Credo che queste due sentenze, confrontate fra loro, siano la migliore spiegazione del perchè in Italia non abbia senso aspettarsi giustiza dalla magistratura.

8 maggio 2012

La paura

Leggevo ieri questo interessante articolo di @mazzettam in cui si dimostra come l'aumento di suicidi di cui tanto si parla non trovi corrispondenza nelle statistiche, nè in Italia nè in Grecia, e come questo aumento risutli solo scegliendo con cura quali dati considerare e quali escludere.
Dopo la lettura mi sono chiesto il perchè, allora, di questo tam-tam. Pigrizia dei giornalisti, che prendono per buona la notizia lanciata da un incauto senza verificarla? Potrebbe essere, ma in modo così capillare mi sembra difficil, e poi, tra tanti difetti, la pigrizia a Monti non gliela attribuisco, e anche lui ha avvalorato questa tesi in un suo discorso.
Allora forse la ricerca di un titolo che richiami l'attenzione? In parte sicuramente gioca anche questo, ma io credo che non sia una questione solo giornalistica, ma dell'intero sistema di "comando e controllo" (cit.) dell'Italia. Secondo me questo tam tam è una scelta cosciente, funzionale ad una modalità di gestione della società basta non più su 'il bastone e la carota' ma su 'il bastone e il bastone' L'obiettivo di questa modalità è costringere anche i non molti che non vi si sono ancora rassegnati all'approccio TINA (There Is No Alternative, non c'è alternativa), e quindi a rassegnarsi all'inazione.

23 aprile 2012

Diaz for dummies

Ieri sera sono andato a vedere "Diaz - don't clean up this blood". Prima di vederlo ne avevo lette parecchie recensioni, da quelle postive come questa del collettivo militant, a quelle negative come questa di Enrico Zucca e Lorenzo Guadagnucci (che, per chi non lo sapesse, è uno dei personaggi del film, con nome modificato, come tutti). Stamattina poi ne ho trovata un'altra, di jumpinshark, che è forse quella che mi ha convinto di più.
Premessa: 'Diaz' vuole chairamente essere un film per il grande pubblico, quindi concentrasi solo una parte (comunque già pesantissima) di quanto in effetti accadde in quei giorni a Genova era una necessità, sia per ragioni di durata della pellicola che di recepibilità della stessa. Ho visto il film in una sala piccola, quindi il mio campione non è statisticamente attendibile, ma a giudicare dai commenti direi che il film funziona, il messaggio arriva e arriva con forza, e direi che arriva tanto più forte quanto meno lo spettatore è informato sui fatti, il che è indubbiamente un bene. Da spettatore abbastanza informato ho però trovato alcune cose che mi hanno dato molto fastidio.
(Avviso spoiler. I fatti su cui si basa il film dovrebbero essere noti a tutti, quindi non credo di rovinare alcuna sorpresa, però se continuate la lettura sappiate che ve ne rivela alcune parti)

6 aprile 2012

A che gioco gioca la CGIL?

Mercoledì 11 aprile il governo darà una facciata legale al già avvenuto esproprio dei terreni di Chiomonte su cui dovrà sorgere il cantiere del cunicolo esplorativo per il tunnel della Torino-Lyon. I proprietari saranno chiamati ad entrare uno ad uno nel fortino recintato e fare la constatazione delle condizioni in cui lo stato prende in carico il terreno. Questo già di per se è una farsa, perchè da quando, più di un mese fa, è avvenuto l'esprorio per ragioni di ordine pubblico, sono già stati abbattuti alberi, costruiti muri, aperte strade di cantiere. Tutte operazioni avvenute senza autorizzazione, e per cui i proprietari, a meno di non dichiarare di aver constatato l'11 cose diverse da quelle che in realtà vedranno, non saranno mai indennizzzati.

4 aprile 2012

Essere notav a Torino

Riporto qui sotto la lettera ricevuta dalla madre di una mia amica. Non sarebbero necessari commenti, però mi permetto due sottolineature.
Una per quel "tantomeno se la responsabile sappiamo essere persona agiata e benestante", che, combinata con il "non siamo in un “Centro Socia1e”!!!!!!" mi sembra chiarisca il fatto che la lotta di classe, per "los de ariba" non è mai finita e non conosce soste, e di come la questione TAV sia inquadrata in questo discorso.
L'altra per quel "...e siamo in parecchi a porgerle Questo invito", che a chi ama il romanzo storico può ricordare l'esordio del più noto romanzo italiano, ma a me, sempre per restare nel campo della narrazione ricorda più personaggi da Chicago anni '20

19 marzo 2012

Una mattina normale

Stamattina esco di casa intorno alle otto, come al solito. Prendo la bicicletta per fare i miei 4km e mezzo fino all'ufficio, faccio il primo tratto in mezzo al solito traffico, poi arrivo su corso Francia, dove c'è l'unico tratto di pista ciclabile che posso utilizzare sul mio tragitto (anche se per usarla devo allungarlo un po').
Faccio pochi metri e vedo un SUV che spunta da una via laterale, imbocca il controviale in contromano e, fatti pochi metri, si ferma accanto ad un'auto parcheggiata in doppia fila, occupando quasi per intero la carreggiata. Compresa la pista ciclabile, che in quel punto è separata dalla sede auto da un gradino di un paio di centimetri. Rallento, e in qualche modo riesco a infilarmi tra il suv e i piccoli piloni che separano la ciclabile dal marciapiede, mentre passo vedo che l'autista del suv sta tranquillamente osservando qualcosa delle auto parcheggiate, non dà l'idea di aver fretta di togliersi da lì.

8 marzo 2012

Il costo del caffè

In una recente intervista l'amministratore delegato di trenitalia Moretti, per sostenere la necessità di aumentare il costo degli abbonamenti pendolari, ha detto che ”50 euro al mese vuol dire nemmeno un caffè per ogni giorno”.
La prima e più banale reazione è di chiedersi quanto duri un mese a casa Moretti, oppure se il poveraccio a scuola abbia avuto problemi con l'aritmetica di base, però io credo che il punto non sia quello, e che purtroppo la questione sia più grave.
Partiamo proprio dall'aritmetica di base: 50 euro divisi per 30 giorni fanno 1 virgola 6 periodico euro, quindi Moretti afferma che un caffè costa almeno 1,70 euro (a Torino, dove vivo io, normalmente va da 90 centesimi ad 1 euro, so che in altre città costa anche meno).
Ora, la mia ipotesi è che Moretti non abbia sbagliato questo banale calcolo, e che non abbia nemmeno mentito, che quindi lui paghi un caffè non meno di 1 euro e 70 (e fin qui nulla da obiettare a lui, magari al barista), e che pensi che quello sia il prezzo normale. E qui sta il problema, perchè se la conoscenza della realtà che ha l'amministratore delegato di Trenitalia, che con le sue scelte condiziona la vita di milioni italiani, e se magari arriviamo a immaginare che questo distacco dalla realtà non riguardi solo lui, ma la maggior parte della classe politico-dirigenziale italiana, c'è veramente da preoccuparci.
Quindi rivolgerei a Mauro Moretti un appello: Per favore dottor Moretti, che sia o no vero, ci dica che non sa contare. Lo faccia per la nostra tranquillità.

5 marzo 2012

Tre al prezzo di uno

Tobia Imperato sabato 3 marzo ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il divieto di colloquio che gli è stato imposto. Detta così la sua lamentela potrebbe sembrare immotivata, però guardiamo esattamente cosa può o non può fare.
E' a casa sua, ma non può uscirne, così come non può ricevere visite (a parte il suo avvocato) nè comunicare in nessun modo con nessuno se non con la compagna e figlio (e sempre l'avvocato). Questo vuol dire che nemmeno la moglie o il figlio possono invitare un parente, un amico o un vicino in casa, e che ogni comunicazione in uscita dalla casa è potenzialmente sotto controllo della polizia, anche quelle della moglie e del figlio. Tre reclusi al prezzo di uno. Se poi Imperato si sentisse male, per andare in ospedale o chiamare un dottore avrebbe bisogno di un'autorizzazione preventiva da parte della polizia. Verrebbe da dire che forse era più libero in carcere, dove almeno aveva l'ora d'aria e poteva scrivere lettere.

29 febbraio 2012

Senza speranza

E' cominciata lunedì, presumo sia continuata ieri, anche se per la mia lontananza dai computer non posso confermare questa ipotesi, sta ulteriormente peggiorando oggi. Sto parlando di un'ondata di liquame che sta sommergendo twitter, e non solo. In questo momento il bocchettone è puntato sull'hashtag #pecorella, ma lunedì era su altri, e probabilmente domani o dopo sarà su altri ancora, questo ha poca importanza. Quello che importa è la sostanza di questo getto immondo.
'Abbandonando' twitter i WuMing scrissero C’è chi ha detto che un social network come Twitter è solo lo specchio della società. La metafora ci sembra inappropriata: uno specchio non accelera la tendenza all’entropia della realtà che riflette. Io oggi sarei contento di poterla pensare così, invece temo siano uno specchio fedele della nostra società.

26 febbraio 2012

Pronto all'assassinio

Questa volta solo pochi link e una domanda
I link
- un video
- un secondo video
- un terzo video
- una testimonianza in video
- un'altra testimonianza, scritta, ed una galleria di foto

e quindi la domanda, al capo della polizia italiana:
Egregio dottor Manganelli, alla luce di quanto sopra, secondo lei chi è che, per usare le sue parole, così come riportate qui, "E' pronto a fare il salto di qualita', e' pronto all'assassinio"?

21 febbraio 2012

Non siamo mica gli americani

 Non siamo mica gli americani
che loro possono sparare agli indiani
(V. Rossi)

La vicenda dei lagunari arrestati in India, e che ora rischiano una condanna a morte con l'accusa di aver sparato ad una barca di pescatori indiani uccidendone due, fa venire in mente tante circostanze in cui in una posizione simile a quella dei due militari italiani si sono trovati loro colleghi statunitensi, cito Mario Lozano, i piloti che abbatterono la funivia del Cermis, quelli di decine di missioni che in Iraq e Afghanistan hanno bombardato dei civili solo per fare alcuni esempi. Forse è sulla base di questi casi che molti si aspettano che i due vengano rilasciati, però, lasciando perdere paragoni fuorvianti, è difficile capire su quali ragioni logiche si possa basare questa richiesta/pretesa.

9 febbraio 2012

"E' meglio tacere..."

Un vecchio adagio recita "E' meglio tacere e dare l'impressione di essere stupidi che aprire la bocca e togliere ogni dubbio". Non credo che Marcello Sorgi abbia pensato a questo detto stamattina, quando durante il programma radiofonico 'Prima pagina' ha risposto ad una telefonata di Paolo Prieri (qui la registrazione) sull'argomento TAV Torino-Lyon.
Dopo aver interrotto Prieri e averlo criticato perchè "più che una domanda ha fatto uno spot a favore dei notav" (cosa in parte vera, anche se la domanda c'era, ma ad altri che hanno fatto lo stesso per altri argomenti il conduttore non ha ribattuto, vedi prima telefonata sul podcast completo della trasmissione), Sorgi inizia col dire che i Notav sono dei violenti, che hanno assaltato gli operai del cantiere (falso, nessun operaio del cantiere risulta essere mai stato aggredito nè risultano indagini in questo senso) e che hanno assaltato il cantiere addirittura a colpi "di candelotti di dinamite" (altro clamoroso falso).

4 febbraio 2012

ITIS Galileo

Ieri sera ho visto 'ITIS Galileo', il nuovo spettacolo di Marco Paolini. Due ore abbondanti di monologo, questa volta di nuovo da solo in scena, senza l'ausilio dei Mercanti di Liquore che lo avevano accompagnato nelle due ultime realizzazioni. E' di nuovo uno spettacolo molto bello, pieno di spunti interessanti e per nulla pesante nonostante la lunghezza. A voler proprio essere pignoli qualcuno dei paralleli ironici con l'attualità, evidentemente pensati qualche mese fa, ha perso un po' di incisività con il passaggio dal governo dei buffoni a quello degli inumatori. In ogni caso ci sono anche momenti comici diversi, e soprattutto ci sono tanti spunti su cui riflettere. Qui vorrei soffermarmi su due.

1 febbraio 2012

To tweet or not to tweet

A seguito del 'flame' #Bobbio (vedi storify di @uomoinpolvere) e alla ri-affermazione di diminuito (eufemismo) interesse per la piattaforma da parte dei WuMing, in molti stanno mettendo in discussione la loro presenza su twitter, ad esempio su identi.ca (l'alternativa a twitter più gettonata in questi giorni) sempre @uomoinpolvere ci scherza così:
Vendo account twitter tenuto bene, trending followers in ascesa, 500 € tratt., attenersi perditempo, valuto permuta con offerta di lavoro.
mentre altri pensano di usare entrambe le piattaforme, in modo indipendente o in parallelo (si può farlo tramite tweetdeck come spiegato qui).

Forse il discorso vi sembrerà una questione puramente tecnica, e quindi di scarsa rilevanza, ma a me sembra che invece sia una scelta di impostazione fondamentale, e provo a spiegarmi.

24 gennaio 2012

Chi si lamenta e chi protesta

Il governo Monti ha acceso il suo tagliaerba e sta falciando le nostre vite come un prato all'inglese, ovviamente senza toccare alcuni cespugli rigogliosi, come ad esempio le banche, che anzi si preoccupa di concimare, con misure a volte anche ingegnose come le carceri private. Via la cassaintegrazione, acqua, trasporti ed ogni genere di servizio pubblico privatizzati (e quindi, nel medio periodo, o più costosi o meno efficienti o entrambi), e in mezzo a tutto questo l'unica protesta agita con determinazione in Italia è quella contro l'aumento delle tasse sulla benzina. Aumento che, condivisibile o meno, non è certo uno dei punti principali dell'azione del governo.
Ora, è evidente che questa protesta è stata anche strumentalizzata da più d'uno, da Forza Nuova all'MPA e forse non solo, ma non è questo il punto, come non lo è il fatto che avendo a disposizione un TIR protestare è più facile, e non è certo un torto degli autotrasportatori aver scioperato contro ciò che ritengono ingiusto, che lo sia o meno, e richiedere il loro sgombero è un modo di rapportarsi che va bene per le dittature. Il punto non è che loro non dovrebbero protestare, il punto è che se loro fanno dieci, per proporzione a quanto ci stanno facendo e a quanto ci si lamenta delle nuove misure, noi dovremmo fare almeno mille, e se non lo facciamo la colpa può solo essere nostra.
E' di domenica la notizia che in Libia, dopo mesi di una estenuante guerra, la gente ha trovato la forza di tornare in piazza e costringere alle dimissioni del ministro dell'economia (il che, incidentalmente, vuol anche dire che là il governo si preoccupa di dare almeno l'impressione di ascoltare il suo popolo), noi invece ce ne staimo tutti tranquilli in casa, senza far nulla, immobilizzati come lepri davanti ai fari.
Cosa succede alle lepri sulla strada lo sappiamo tutti, vero?

16 gennaio 2012

Nota sul malfunzionamento del post 'Esche e pesci'

Mi scuso per il fatto che con firefox sia diventato impossibile accedere al post in oggetto, e anche per la spiegazione che segue, forse un po' troppo tecnica. In ogni caso il problema può essere risolto disabilitando i javascript. A quanto pare quando Roberto Travan ha postato il suo primo commento questo è rimasto 'impigliato' in un javascript che impedisce alla pagina di caricarsi, il post si può leggere, dalla pagina principale del blog, ma non commentare nè vedere i commenti. Il fatto che blogspot non consenta al gestore del blog di editare i commenti altrui è senz'altro un bene, ma in questo caso purtroppo mi impedisce di ripristinare la funzionalità della pagina senza cancellare il commento che ha il problema, cosa che non intendo fare.

Esche e pesci

Da qualche giorno un pescatore ha individuato uno stagno che ritiene pescoso, e sta gettandovi esche con una continuità notevole. A titolo di esempio analizzerei il suo ultimo lancio. Per chiarezza, lo stagno in questione è il tag #notav di twitter, e il pescatore @RTravan (secondo il suo profilo twitter "giornalista professionista, La Stampa")

#Valsusa/Nilo Durbiano, sindaco #notav di Venaus, dopo un passato in rosso (prima Psi, poi Pd) passa ai Verdi. Prossima tappa azzurra?

A leggerlo così viene subito da ridere perchè:
1) @Rtravan usa l'aggettivo 'Rosso'riferito al PSI di Craxi (e pensare che il defunto Bettino ci teneva tanto a specificare che loro non erano rossi ma rosa, come il garofano del loro simbolo)
2) Nilo Durbiano nel 2006 (anno della sua prima elezione a sindaco di Venaus nella "Lista Civica Impegno per Venaus") faceva già parte dei verdi, quindi il suo è al massimo un ritorno.
3) Una traiettoria PSI-PD-Verdi tende inequivocabilmente (anche se molto lentamente) verso sinistra, ipotizzarne uno sbocco in azzurro (cioè PDL, cioè destra) appare curioso e poco giustificato.

Insomma, è del tutto evidente che questo, come il precedente tweet sulla non presa di posizione di Alberto Perino sul referendum sulla caccia non è altro che un tentativo di creare dall'esterno (o simulare l'esistenza di) divisioni nel movimento.
Tentativo stupido? Destinato al fallimento? Può darsi, ma in internet, e ancor più su twitter, molti vanno di fretta, e intorbidare le acque è più facile che altrove. Per restare sulla metafora del pescatore direi che il nostro pescatore sta 'pasturando'.
Quindi occhio a quando attaccato alle esche comparirà anche l'amo.

13 gennaio 2012

Regole e accordi

Questa mattina il giornale radio di raidue ripportava l'affermazione dell'autority di garanzia per gli scioperi che, riguardo a quello ventilato dai taxisti "Un blocco totale della categoria sarebbe illegittimo".
Premesso che non conosco bene la questione, ma a pelle penso di essere contrario al merito della protesta dei taxisti, in questo momento secondo me il punto importante in questa questione è un altro, ovvero il fatto che tutte le regole sugli scioperi, sulla non interrompibilità di determinati servizi essenziali (ma i taxi sono un servizio essenziale o un lusso? li usano in molti, vista la differenza di tariffe con un bus?), sono frutto di accordi. Accordi in cui i lavoratori rinunciavano preventivamente a determinati comportamenti in cambio di altri diritti.
Ora, se questi diritti ci vengono tolti, come sta succedendo ormai da tempo (la questione articolo 18 è solo un dettaglio di questo problema), è evidente che la controparte non ha rispettato (o ha smesso di rispettare) i termini dell'accordo, che quindi non esiste più. E allora, non vedo come un'autorità (in italiano suona peggio, vero?), possa chiedere che venga rispettato. Nè questo nè nessun altro accordo che l'a vostra parte per prima ha violato.

5 gennaio 2012

L'Italia è ancora uno stato di diritto?

Riporto una mail ricevuta da una mailing list notav, ma credo di interesse più generale.

Oggi, mercoledì 4 gennaio 2012, alle ore 18 circa, un gruppo di amministratori dei comuni e della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone, accompagnati da alcuni avvocati della commissione giuridica della Comunità Montana si e' presentato al cancello posto in via dell'Avana' a Chiomonte presso la centrale elettrica distante circa un chilometro dall' area del presunto cantiere per la realizzazione del cunicolo esplorativo della Maddalena. Il predetto cancello dal 27 giugno 2011 impedisce l'accesso all' area comprensiva del museo archeologico e dell' azienda vitivinicola, sulla base di reiterate ordinanze ex art. 2 tulps la cui efficacia e' scaduta il 31 dicembre 2011. A precisa richiesta di poter liberamente accedere alla zona non più oggetto di restrizioni, lontana dall'area di cantiere, il funzionario responsabile della polizia di stato, dottor Gabriele Andreani, dichiarava di non essere a conoscenza di ulteriore ordinanza restrittiva, ma, sentita la questura di Torino, di non poter autorizzare l'accesso. Si prende atto della permanenza di una limitazione alla libera circolazione dei cittadini in assenza di ulteriori provvedimenti, in palese violazione dell'articolo 16 della nostra Costituzione. Si ricorda, infatti, che l' istituzione del "sito di interesse strategico nazionale" e' limitata alla sola area di cantiere e non ad altre aree già oggetto di ordinanze prefettizie ormai scadute. Di tale problematica e' stata edotta dagli avvocati la prefettura di Torino.

Rino Marceca
Marina Clerico
Loredana Bellone
Avvocato Emanuele D'Amico
Avvocato Cristina Patrito
Avvocato Massimo Bongiovanni

2 gennaio 2012

Le idi di marzo

Venerdì sera sono andato a vedere il nuovo film di George Clooney. L'ho trovato bello, e durissimo. Credo sia, tra tutti gli 'oggetti di comunicazione' con diffusione paragonabile, la più dura critica del mondo politico che abbia visto (ma anche del mondo della finanza, visto Clooney stesso ha detto "Avrei potuto ambientarlo anche a Wall Street"). I discorsi fortissimi del candidato presidente sembrano essere un chiaro riferimento ad Obama, ma il film non da mai l'idea di parlare solo di una persona o di un partito, anche se è ambientato all'interno delle primarie dei democratici.
Insomma, non voglio rovinare la visione, ma il film è un'ecatombe morale da cui non si salva nessuno, perchè il sistema (politico o economico) garantisce che nessuno che moralmente si possa salvare riesca ad arrivare ad un ruolo di un qualche rilievo, la tesi di fondo sembra essere che il sistema non è più riformabile. I che implicherebbe ovviamente che debba essere abbattuto, chissà se era intenzione di Clooney dire questo.