26 settembre 2012

Bavagli

Maria Dolores Cospedal, segretario del partito ppolare spagnolo, spagnolo, commentando la manifestazione di ieri a Madrid ha dichiarato che si trattava di “un tentativo di mettere un bavaglio alla società spagnola”, paragonandolo al tentativo di golpe militare del 23 febbraio 1981, in cui la 'guardia civil' entrò in armi nel parlamento.
La mancanza di senso del ridicolo della Cospedal, che non rileva l'incoerenza del fatto che quei corpi che nell'81 assaltavano il parlamento ora malmenano cittadini disarmati agli ordini del governo del suo partito, è evidente e ha l'effetto di evidenziare il trucco retorico. Che non è solo suo, ma anzi è così usato da poter dire che sia di moda.

22 settembre 2012

Trasloco

Sto iniziando a spostare su questo blog la mia produzione letteraria che era sul vecchio sito. Man mano la vedrete comparire nel menù in alto. Per ora sto creando solo i link, poi sposterò anche i testi.
Buona lettura!

20/2/13: L'esperimento non mi sembra riuscito, troppo scomodo. I testi ritornano su http://narrare.altervista.org/

20 settembre 2012

Serve pazienza

La notizia la potete leggere in molti posti in rete (ad esempio qui testo ed audio): in Francia un gruppo di studiosi indipendenti ha condotto in segreto un test di lungo periodo (due anni anzichè i novanta giorni obbligatori per protocollo) sul mais OGM Monsanto, arrivando ad affermare che sul lungo periodo è tossico e causa tumori.
Bene che si sia scoperto, meglio se verranno presi a breve provvedimenti per metterlo al bando, ma il punto centrale è un altro.
I risultati degli studi a 90 giorni sul mais Monsanto non vengono messi in discussione da questa nuova ricerca, nessuno ipotizza che siano stati falsificati o condotti senza rispettare i protocolli, quello che ci dice la nuova ricerca è che 90 giorni non bastano per stabilire se un prodotto (un cibo, una medicina,ma anche altre categorie merceologiche) ha o meno effetti dannosi.

7 settembre 2012

Come si discute su twitter?

Riprendo il discorso fatto in un post precedente ( 'To tweet or not to tweet' ) per aggiornarlo.
L'argomento è l'utilità dell'essere su twitter. Quanto, in questo modo si riesca ad informarsi, e quanto a comunicare, non necessariamente nel senso di convincere qualcuno delle proprie idee, ma almeno del 'forzarlo' a riconsiderare le sue alla luce di nuovi elementi.
Sarà perchè nella giornata ho avuto cattivi esempi di comunicazione come quelli raccolti in questo frettoloso storify, ma francamente le discussioni su twitter ormai mi sembra rientrino sempre più in due sole categorie: i discorsi tra amici e quelli tra sordi. La possibilità di una discussione basata su argomenti e non su trucchi retorici mi pare sempre più lontana. Continuo a twittare e re-twittare, ma dubito che quel che scrivo arrivi a fermarsi nel pensiero di qualcuno che non era già in partenza daccordo con me.
Pessimismo? Depressione postferie? Valutazione sbagliata perchè basata su un confronto con professionisti della comunicazione che non rispecchiano l'utente medio di twitter? Spero di si, così magari passa, per il momento sto ri-valutando la conclusione del post di cui parlavo sopra.