27 dicembre 2013

Giornalismo tossico

Parto da un brevissimo scambio di battute su twitter a proposito dell'interpretazione che i media mainstream hanno dato e stanno dando degli eventi intorno al 9 dicembre, e mi prendo un po' più di spazio per spiegarmi più charamente.
Indipendentemente dal giudizio che si da di quella protesta (nel mio caso, per essere chiari, negativo), sicuramente quel che dice @ZeroFanzine è vero, nel senso che i media hanno attribuito ai forconi tutto quello che è avvenuto in quei giorni, restando all'ambito torinese, che è quello che conosco meglio, persino la manifestazione dei rifugiati che occupano il MOI che all'ennesima insistenza sono finalmente riusciti a farsi riconoscere la residenza nel comune di Torino. Manifestazione che, come si vede qui (e come era facile immaginare), ha tutt'altra origine.
La domanda però per me è un altra: davvero dobbiamo interessarci di quello che i media mainstream dicono del movimento? Io non credo. Senza nemmeno discutere della loro buonafede, sembrano davvero ormai incapaci di percepire correttamente la realtà. In un incontro di presentazione di Nemico pubblico, WuMing1 diceva che ormai pare si possa dare un secondo significato all'espressione "narrazioni tossiche", usandola anche per paragonare il rapporto del giornalista con la notizia alterata a quello di un tossicodipendente nei riguardi della sostanza che assume, la sua necessità di alterare ogni volta di più la notizia per seguire quell'andamento di crescita esponenziale che il "turboliberismo" sembra pretendere da ogni prodotto che si voglia appetibile.
E allora, ancor più se i fatti sono percepiti (o resi) non correttamente non per una scelta, ma per un'incapacità, che senso ha preoccuparsi di come ci rappresenteranno questi media? Quello che diranno è deciso a priori (da una scelta o da un ancora più inevitabile meccanismo inconscio), e una volta scelto cosa dire un pretesto per dirlo lo si trova sempre. Io credo che usare questi media per capire se stiamo agendo bene sia dannoso, usarli per argomentare pro o contro qualcosa scorretto, insomma, penso dovrebbero sparire del tutto dal nostro discorso.

22 novembre 2013

Non scegliere

Partiamo da un argomento di moda, il caso Cancellieri, per fare un discorso un po' più vasto.
Nel merito ci sarebbe poco da dire. Un ministro si mobilita per far concedere gli arresti domiciliari alla figlia di un noto imprenditore, con cui il figlio del ministro ha stretti rapporti d'affari. Davanti al parlamento il ministro nega un suo interessamento particolare alla vicenda, ma risultano almeno tre lunghe telefonate con la famiglia dell'imprenditore. Insomma, fatti provati di fronte a cui non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che un simile ministro sia un danno per il paese, per cui non mi sembra interessante discutere di questo.
Quello su cui mi vorrei soffermare è invece l'atteggiamento di quei politici che sarebbero per le sue dimissioni, ma solo se la procura competente (quella di Torino) dovesse iscriverla nel registro degli indagati (cosa che, per ora, il procuratore capo Caselli ha evitato di fare). Ci sono almeno due motivi per cui questo tipo di presa posizione, di cui peraltro questo è solo uno dei tanti casi, praticamente per ognuno dei tanti parlamentari indagati, è estremamente grave.

20 ottobre 2013

Allora hanno proprio paura?

"Sono loro i moderni Black bloc? Quelli da cui dovremmo guardarci? Sono loro che a ogni pie’ sospinto metteranno a ferro a fuoco le città?"

"Ma detto ciò, si respira una strana sensazione, una consapevolezza diversa su dove andare a cercare i Black bloc del futuro. O meglio su quella che sarà la nuova frontiera delle pratiche illegali contro le istituzioni. "

"Oggi quei Black bloc sembrano superati. Non solo dagli anarcoinsurrezionalisti pronti a spedire pacchi-bomba, ad organizzare agguati armati [...], a diffondere i loro programmi sul web"

"La «nuova internazionale» dell’antisistema che viaggia sul web, la «nuova Spectre» si chiama «Anonymous». E con loro dovremo fare i conti."
Non è strano che la sezione italiana del network di utenti online che opera in forma anonima e rivendica la paternità di azioni di pirateria informatica, abbia deciso di assumere come propria la piattaforma politica della manifestazione romana di ieri?

Magari, i vecchi black bloc, quelli che conoscemmo a Genova in occasione del G8 del luglio del 2001, o nelle altre città che ospitarono i vertici del G8, sono ancora in azione, anche se più vecchi e più acciaccati. Sicuramente non ieri a Roma, vista la giovane età degli «incappucciati» fermati.

Citazioni prese da da questo articolo di "La Stampa".
A parte il fatto, già arcinoto, che presso quella testata i giornalisti nello scrivere hanno un livello di inibizione così basso che per gli esseri umani normali risulta irraggiungibile anche sotto l'effetto del peyote, a parte il fatto, altrettanto noto, che non hanno la minima idea degli argomenti su cui scrivono (a dimostrarlo basti la frase "«Tango down», il nome in codice dell’azione di ieri dei cyber terroristi italiani"), cosa ci dicono queste frasi?
Secondo me ci dicono tutte con tagli diversi, quello che iim modo più chiaro dice la prima frase, una volta epurata del termine 'blac bloc', che i giornalisti (non solo a "La stampa"), usano un po' come Peyo usava il verbo 'puffare', ci dice che nelle stanze di chi serve il potere, ed ha la tendenza ad essere più realista del re, c'è la paura che questa volta inizi qualcosa di serio.
Questo vorrebbe dire che la strada è quella buona, ma attenzione, se la strada è quella buona verranno prese contromisure per bloccarla, e le contromisure di un potere inetto spesso sono sproporzionate. Occhio a non restarci sotto.

27 agosto 2013

A chi la spara più grossa

Il primo tassello è stata la scomposta reazione di Caselli a questo pezzo di Erri De Luca.
Poi ha proseguito Paolo Griseri su Repubblica, riportando di presunte consulenze sospette a esponenti notav per l'autostrada del Frejus, venendo poi smentito da uno degli 'accusati', Claudio Cancelli. (a cui Repubblica non ha comunque pubblicato la lettera in cui si difendeva, la completezza dell'informazione prima di tutto)
Ieri hanno insistito molti giornali, tra cui Repubblica, ed il senatore Stefano Esposito, millantando un imminente inizio dei lavori in Francia. Peccato che, come ha ben riassunto @mazzetta qui, avessero scambiato 15 anni per 15 giorni.
Oggi rilancia la procura di Torino, iscrivendo nel registro degli indagati per un episodio del 1 agosto Marco Bruno, in quanto identificato da un testimone. Peccato che un biglietto dimostri che la sera del 31/7 era salpato da Genova in direzione palermo (ma sui giornali, ad esempio Repubblica, le correzioni latitano...)
Difficile dire chi la spara più grossa, ma ripetere ancora che non c'è nessuna aggressione nei confronti dei notav offende la logica.

25 agosto 2013

Tifiamo Asteroide

Dopo il boato assordante, con le orecchie che fischiavano, sentivamo ancora quella musica. Dove fino a un istante prima si trovava Enrico Letta, capo del governo di larghe intese, si apriva una spaventosa voragine. Dall'enorme cratere si levavano nubi di fumo nero.

Questo è il finale di (quasi) tutti i 100 racconti (ma è in preparazione una seconda edizione in cui compaiono alcuni racconti in più, che erano andati 'persi' nel primo invio) della raccolta "Tifiamo Asteroide". I WuMing, che l'hanno lanciata, la presentano così, e Mauro Vanetti, il curatore ne parla così.
In una raccolta di racconti ognuno è ovviamente libero di scegliersi il proprio percorso, e forse in questo caso, data la mole della raccolta, forse è impossibile non saltare qualcosa, ma tra i racconti da non perdere mi permetto di segnalare (oltre al mio, ça va sans dire :-) ) sono quelli di Girolamo Di Michele (ça va sans dire, stavolta sul serio), quello di VecioBaeordo, e quello di Gaber Ricci. Inoltre, al di là del valore letterario, è imprescindibile chiudere la lettura con il pezzo di Renè Thom (che non a caso chiude la raccolta) che, anche se viola la regola del 'concorso', ne riassume alla perfezione il senso. L'ebook è scaricabile dalla stessa pagina di Giap in cui c'è la presentazione dei WuMing, il mio racconto è anche qui.
Buona lettura.

3 agosto 2013

Piccolo promemoria

- Claus Schenk von Stauffenberg il 20 luglio del '44, quando tentò di uccidere Adolf Hitler, commise un atto illegale
- Rosa Parks, quando si sedette su un autobus per bianchi, commise un atto illegale
- Giuseppe Garibaldi, ed ognuno dei suoi mille, quando sbarcarono a Marsala, commisero un atto illegale (per il comandante non l'unico della vita, peraltro)
- Tutti i partecipanti alla rivoluzione francese, nessuno escluso, commisero un atto illegale
Basta perchè la smettiate di rompere le p... con la legalità?

21 luglio 2013

Gira voce che...

Si riparla di Valsusa, dopo la caccia all'uomo nei boschi scatenata venerdi sera dalla poliza nei boschi della val Clarea, in molti cercano di capire quale sia il motivo che ha portato i poliziotti (e chi dà loro gli ordini) ad aumentare tanto la loro aggressività in così poco tempo. Bè, in valle una spiegazione qualcuno se la dà. Si dice in valle che la situazione all'interno del cantiere non sia quella che descrivono, e che i lavori non avanzino rapidamente come dovrebbero (bè, questo non è proprio un 'si dice', il senatore scibona la settimana scorsa ha documentato come dai metri dichiarati a quelli scavati ci fosse un 'errore' di oltre il 10%). Si dice anche che con questo ritardo nulla abbiano a che fare i notav (e questo è abbastanza ovvio) e che non sia neppure imputabile alle ditta che lavorano nel cantiere. Si dice che nel tunnel, a 200 metri circa di profondità su sette chilometri che vanno scavati, si sia già intercettata una falda acquifera, e che le "venute d'acqua" nella galleria rallentino di molto i lavori. Si dice così, e ci si potrebbe credere, dato che la galleria della centrale Atm (oggi Iren), scavata a pochi chilometri in linea d'aria, di problemi simili ne ha avuti a bizzeffe, tanto da portare ad un ritardo di oltre tre anni nel completamento del tunnel (che era lungo 1/3 di quello che si vuole realizzare a Chiomonte), e tanto che ancora oggi non è chiaro se la centrale possa funzionare a pieno regime oppure no. Si dice così, e qualcuno si chiede come mai, con questo precedente, geograficamente così vicino, nessuno ci abbia pensato prima. A questo nessuno sa dare una risposta precisa, ma qualcuno ricorda come, quando i lavori di scavo della metropolitana di Torino furono interrotti per alcune settimane perchè una delle stazioni era stata allagata dall'acqua di una falda, i responsabili del torinesi del PD, che poi sono gli stessi che spingono per la TAV in Valsusa, dissero che non si aspettavano di trovare tanta acqua in quella zona. In effetti, è strano trovare acqua in un quartiere che si chiama "Nizza Millefonti". Si dice in valle che sia questa la ragione del nervosismo dei poliziotti, e soprattuto chi dà loro gli ordini, perchè si sentono messi nell'angolo, e sanno di aver quasi perso. Si dice sia per questo che reagiscono con rabbia, una rabbia che certo non porterà loro un successo, ma a cui è bene prestare molta attenzione

12 luglio 2013

TAV Bussoleno-St.Jean de Maurienne

Vediamo di ricapitolare un attimo.
La Francia ha deciso che non costruirà la tratta Lyon-St.Jean de Maurienne della TAV prima del 2030.
Analogamente, anche senza spiegare bene di cosa si tratti, da parte italiana si parla ormai solo del progetto 'low cost'(a basso costo si fa per dire, son sempre 8 miliardi di euro). Questo progetto cosa meno del precedente (26 miliardi, sempre di preventivo), vi siete chiesti perchè? Be', semplicemente prevede meno cose.
Innanzitutto non prevede il tratto da Bussoleno a Torino. Usciti dal tunnel a Susa i treni si reimmetteranno sulla linea attuale, e su quella proseguiranno verso il capoluogo, andando quindi ad infilarsi in quello che è il vero collo di bottiglia dell'intera tratta (insieme a Chambery, cfr. quaderni dell'osservatorio 1 e 2).
Oltre a questo in meno c'è un intero tunnel, perchè nel progetto originario la galleria Susa-St.Jean era a doppia canna, in questo ce n'è una sola. Curiosamente al mondo non esistono gallerie alta velocità a doppio binario, ed i progettisti stessi dicono che non è possibile realizzarne, poichè se i treni si incrociassero ad alta velocità in galleria deraglierebbero. Quindi ci sarà un solo binario, che verrà utilizzato ora in un senso ora nell'altro.
Insomma, l'alta velocità Torino-Lyon sarà in realtà un'alta velocità Bussoleno(6 494 abitanti)-St.Jean de Maurienne(8 844 abitanti, dati wikipedia), a senso unico alternato per 57 dei suoi circa 70 chilometri.
E costerà solo 8 miliardi di euro, non vi sembra un affare?

27 giugno 2013

Quella è l'uscita

Provo a rispondere a questo tweet di Luisa Capelli, perchè io una logica, per quanto spiacevole, ce la vedo.
Il ministro Bray parla di piano nazionale per la lettura, e lo fa per cercare di tenere nascosta la logica che sta dietro al provvedimento economico, per non cercare di mantenere la cortina fumogena con cui si cerca di far si che la massa non si accorga del declassamento che l'Italia sta subendo. Un declassamento che stavolta non viene non da parte di Moody's o Fitch (o forse si? in questo campo le gerarchie sono piuttosto intricate) e che non riguarda le condizioni della nostra finanza, ma quelle della nostra vita. Per alcuni decenni l'Italia è stata parte del nucleo privilegiato di paesi 'consumatori', cosa che ha consentito alla stragrande maggioranza della popolazione di vivere in condizioni economiche nettamente superiori a quelle della maggioranza della popolazione mondiale. Servivamo come consumatori, e quindi dovevamo aver possibilità di spendere, addirittura nelle nazioni più avanzate (ma in misura minore anche in Italia), in alcuni si davano soldi in cambio di niente, solo per mantenere attivo il flusso di denaro.

30 maggio 2013

Giustificativo

Un po' per non lasciare troppo all'abbandono il blog, su cui nell'ultimo mese ho pubblicato un solo post, peraltro praticamente di assemblaggio, e un po' anche come 'giustificativo' della prolungata assenza, posto un pezzo di un mio vecchio romanzo breve. La "fine di un altro anno" di cui parla all'inizio non è proprio in linea con il calendario, però ragionando in termini di 'anni scolastici' che iniziano a settembre e finiscono a luglio non è nemmeno troppo sballata.
Per chi volesse leggersi tutto il romanzo lo trova qui.
Colonna sonora consigliata I Ministri, "Stare dove sono"

Ed eccoci alla fine di un altro anno inutile.
"Ma no", "Non è vero" , "Vedi sempre tutto nero" ...
Mi sembra di sentirle, le vostre contestazioni.
"Devi imparare che non sempre tutto va come vuoi, ma non per questo è tutto da buttare", "Niente è mai totalmente inutile"...
Ecco, questo è vero. Anche in quest'anno tre o quattro briciole da portarmi nell'anno nuovo le ho raccolte, e forse le userò anche. E ti dirò di più: se mi concentro, se ci penso davvero bene, allora riesco persino a scavare fuori dalla memoria due, forse anche tre giorni discretamente felici. Ma ne vale la pena? Non di scavare per trovarli (pensandoci bene anche questa sarebbe una questione interessante, ma lasciamo perdere), io mi sto chiedendo se valga la pena di vivere un anno di merda per queste poche briciole.

17 maggio 2013

Documentazione

Ricevo (grazie Renato), e fermo a mo' di fotografia, un'antologia dei servizi andati in onda in tv nei giorni sul sabotaggio al cantiere tav di Chiomonte (avvertenza, uno ha un'appendice che col tg non c'entra nulla). Commenti sullo stato della stampa in Italia ne ho fatti già parecchi, posso solo aggiungere che rispetto alla carta stampata le televisioni mi sembrano un passo oltre. Giusto qualche segnalazione che merita di essere fatta
- "Il movimento notav ufficiale", è un'espression così ridicola che si commenta da sola
- Caselli che parla di "comportamenti paramilitari". Considerato che sono in reazione a comportamenti militari non vedo dove stia la stranezza
- Fassino che nel suo commento "Tempi bui che non vogliamo più rivivere" non si rende conto che(o fa finta di non rendersi conto che), se lui il paragone lo vuol fare con il terrorismo nei fatti il paragone più calzante è quello con la Resistenza, di cui anche suo padre era stato un fiero esponente.
- La lapidazione mediatica del povero Maverick per questo post, giudicate voi dove, in queste riga, sia l'"istigazione a delinquere" di cui parlano i tg
Buona visione, per chi ne ha lo stomaco

TG 2 del 14-MAG-2013 ore 2030
TG 5 del 15-MAG-2013 ore 0800
TG LA 7 del 15-MAG-2013 ore 1330
TG R del 15-MAG-2013 ore 1400
TG 3 del 15-MAG-2013 ore 1420
TG R del 15-MAG-2013 ore 1930
TG 3 del 16-MAG-2013 ore 1420
TG R del 16-MAG-2013 ore 1400

26 aprile 2013

La specifica su Carmilla

Latito da un po', e anche questo è un post ultrarapido, solo per segnalare la pubblicazione di un mio racconto ("La spicifica", su Carmilla Online. Qui

28 marzo 2013

Da New Dehli a Ferrara (passando per Roma)

C'è un legame forte tra le due vicende che, negli ultimi giorni, hanno visto protagonisti da una parte il governo (ed in particolare l'ex ministro Giulio Terzi di Sant'Agata) e dall'altra il sindacato di polizia Cosip.
Breve e sommario riepilogo delle due vicende:

25 marzo 2013

Potenza della tecnologia

Ieri stavo dando una mano per la realizzazione di un film alla ex Diatto (se non sapete cos'è guardate qui, e in generale tutto il blog). L'attività si svolgeva in due parti. Nella prima la regista scriveva sui muri con un gessetto (in modo che si cancelli da solo nel giro di qualche settimana) dei testi, nella seconda li filmava. Quel che ho trovato interessante, e che è oggetto di questo post, è il differente comportamento dei passanti (pochi, ieri mattina a Torino pioveva).
Mentre si stava scrivendo le persone che passavano vicino a noi ci rivolgevano occhiate disgustate o ostili, mentre quando si stava riprendendo gli sguardi erano curiosi, e per rispetto quasi tutti evitavano di passare tra la macchina da presa e il muro, anche a costo di scendere dal marciapiede e affrontare gli schizzi che le auto di passaggio (per fortuna poche anche quelle) sollevavano.

8 marzo 2013

Marinaleda, provincia di Utopia?

Ieri sera nei locali della ex Diatto c'è stato un interessante incontro con Esperanza del Rosario Saavedra Martin, vicesindaco del comune di Marinaleda, che ci ha raccontato delle politiche che il suo comune porta avanti da ormai più di trent'anni. Già dalle prime elezioni libere dopo la morte di Franco (1979) il CUT, pur essendo un sindacato, presentò una lista, e vinse. Da allora in ogni elezione nel comune ha riportato la maggioranza assoluta, oggi nel consiglio comunale di Marinaleda siedono 9 eletti del CUT e 2 del partito socialista. A giudicare dai fatti non pare che il potere abbia dato loro alla testa.

21 febbraio 2013

Trattativa

Sono perplesso. Digito la parola trattativa in un motore di ricerca e arrivo a questa definizione

trattativa: negoziato, patteggiamento, colloquio per arrivare a un accordo
(fonte http://it.thefreedictionary.com/trattativa)

Ma allora non capisco il motivo per cui, ieri, durante incontro sul futuro delle officine ex Diatto all'urban Center di Torino, quando una persona del pubblico ha chiesto all'assessore Curti "Allora ci sarà una trattativa con i residenti" lei ha risposto urlando con sdegno "Trattativa? Ma mica siamo in guerra".
Nella mia modesta esperienza ricordo di aver letto spesso di trattative che vedevano coinvolti i sindacati, e in nessuno di quei casi si aveva un contesto di guerra.
Dopo averci riflettuto penso che l'unica ipotesi con cui credo si possa spiegare la repulsione dell'assessore per questa pratica è la seguente. Le trattative avvengono tra due parti che, magari obtorto collo, ma si riconoscono l'un l'altra pari legittimità, io temo che l'assessore Curti, come molti suoi colleghi, non sia in grado di riconoscere a dei cittadini pari legittimità con degli amministratori. Che lei, come i suoi colleghi, ritenga di vivere, di esistere, su un piano diverso da quello delle persone che si trova ad ammministrare.
A mio avviso questo, indipendentemente dal fatto che abbia ragione o torto a ritenerlo, è la prova definitiva del fallimento della classe politica di cui fa parte.

11 febbraio 2013

Piccoli passi avanti 2

Seconda puntata (la prima, per chi è interessato, qui) per illustrare il lento ma graduale progresso della giustizia italiana. Un trend che, se mantenuto, potrebbe portarci a eliminare del tutto gli abusi di polizia in circa un paio di millenni.
Quindici anni fa poteva succedere di venire arrestati per reati commessi quando ci si trovava in un altra nazione (chi non sapesse di che parlo può, con un po' di pazienza, leggere tutta la storia qui, a proposito,l'autore del libro è sotto processo per aver trattenuto per un braccio un carabiniere), e addirittura in un altro continente. Oggi non più così, prova ne sia il caso di un notav che, nonostante la accuse lanciategli su "la Stampa" da Massimo Numa (che per questo fatto è stato rinviato a giudizio per diffamazione aggravata), la procura di Torino non è ricaduta nei vecchi errori e l'uomo è sempre rimasto in libertà.
Insomma, un passo avanti, oggi per venire arrestati è necessario trovarsi nella stessa nazione in cui è stato commesso il presunto crimine. Certo, mentre questo viene commesso nel luogo A si può essere al lavoro nel luogo B, e l'arresto "in flagranza di reato" può avvenire in un terzo luogo C, a più di 2 km da A, un paio d'ore dopo i fatti. Però questi in fondo sono solo dettagli, no?

21 gennaio 2013

"Io non sono più niente"

Come scritto in un post precedente, ormai mi sono fatto un'idea di come comportarmi alle prossime elezioni. Però, siccome su "Cambiare si può" avevo avuto delle speranze, e siccome continuano ad averne persone di cui ho una buona opinione, ho ripensato spesso alla breve storia di quella formazione e mi sono chiesto dove sia stato l'errore, il problema che ha inceppato tutto. Ora credo di averlo trovato, in un aneddoto che è relativo a Paolo Ferrero (tra i capipartito aderenti a "Rivoluzione civile" senza confronto quello di cui ho più stima) ma che mi porta a conclusioni che credo si possano estendere a tutti i 'politici' partecipanti a quella lista.

Chiomonte, località la Maddalena, 27 giugno 2011, più o meno le 8 di mattina.

16 gennaio 2013

Il voto utile

L'ultima goccia è stata questa dichiarazione di Vendola (che trovate qui)

Consideriamo attentamente la storia recente, penso a quei voti del movimento 5 stelle che hanno consentito di consegnare il Piemonte al leghista Roberto Cota

Il martellamento sul voto utile non è però iniziato oggi e non viene da una sola voce, quindi vediamo di chiarire un paio di cose, usando l'esempio portato dal leader di SEL, che è sicuramente il più frequentemente utilizzato da chi sostiene la stessa sua tesi.
Vediamo di partire dai dati (che trovate ad esempio qui).

15 gennaio 2013

Una speculazione come tante

Il comune di Torino finanziariamente è messo male. I buchi di bilancio aperti per le olimpiadi sono poi stati allargati da maldestri tentativi di metterci delle pezze, e oggi il debito della città supera i 4 miliardi di euro, mettendo a rischio persino la gestione a brevissimo termine (vedi).
Vista la situazione il comune cerca di far cassa in tutti i modi, uno di questi è il progetto di una speculazione edilizia (centro commerciale, parcheggio sotterraneo e 250 alloggi di lusso) nel quartiere Cenisia, su un terreno su cui sorge un edificio che ha ospitato fabbriche come la Snia Viscosa. Sul palazzo c'erano fino a pochi anni fa dei vincoli delle belle arti, che però il comune nel 2007 ha provveduto a far rimuovere, così come si è preoccupato di accreditare un percorso semplificato (senza VAS) per il progetto. Qui ho descritto molto brevemente, per un maggiore dettaglio rimando al blog http://sniarischiosa.noblogs.org, gestito dal comitato che si oppone a questo progetto

10 gennaio 2013

Ancora pessimo giornalismo

Stavolta prendo in analisi solo un passaggio di questo articolo su Repubblica torino, più precisamente

[...] ma soprattutto si è deciso di realizzare una galleria artificiale, di 150 metri, che coprirà completamente l'imbocco del tunnel nella montagna. "La galleria servirà per mantenere al chiuso tutte le lavorazioni del cantiere - ha precisato il presidente dell'Osservatorio Mario Virano - e quando l'opera sarà completata servirà da "bussola" per attutire i rumori e evitare l'effetto stantuffo dei treni in corsa all'ingresso e all'uscita della galleria".
La filosofia del cantiere "indoor" sarà replicata anche nella zona dell'autoporto di Susa dove dovrà sorgere il cantiere più grande: "Ci siamo ispirati alle buone pratiche più avanzate in Europa - ha raccontato il presidente Virano - il cantiere sarà come una fabbrica e le attività si svolgeranno tutte al coperto, in un ambiente controllato per evitare rumori e polveri".[...]


Il primo capoverso l'ho riportato solo per rendere più chiaro di cosa parli il secondo.

4 gennaio 2013

Meno peggio

Torno a parlare di 'cambiare si può'. Stavolta non per chiedermi se votarli o meno, se partecipare, e in che modo, al loro sforzo o meno, ma per commentare un evento, che riassumo brevemente. Mi scuso in anticipo per l'abbondanza di virgolette di questo post, ma evitarle l'avrebbe reso (ancora) più prolisso.
Le assemblee di 'cambiare' avevano deciso di appoggiare la candidatura di Ingroia a certe condizioni, due delle principali erano l'accordo su un rifiuto netto ed incondizionato dell'agenda Monti e quello sulla non candidatura di esponenti di primo piano dei partiti che sostengono lo stesso candidato (Idv, Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi). Il 29 dicembre, in un incontro tra i tre delegati di 'cambiare', Ingroia e alcuni delegati dei partiti, il candidato premier ha chiarito che dei partiti verranno tenuti fuori i simboli, ma non i dirigenti (solo Rifondazione si era detta disponibile al passo indietro, se anche gli altri avessero fatto altrettanto), e che non era possibile escludere a priori un'alleanza col PD, che dell'agenda Monti è uno dei principali sostenitori.
In seguito a questa presa di posizione i tre delagati hanno dichiarato che per loro non c'erano le condizioni per l'accordo, ma che avrebbero rimesso la proposta agli 'iscritti' di 'cambiare' (vedi questo articolo di Chiara Sasso). C'è stata una votazione online, di cui non sono riuscito a trovare i risultati esatti ma in cui, dai commenti ritrovati sul sito e in giro per la rete, mi sembra di aver ricostruito che favorevoli all'accordo siano stati il 60% (e comunque sono ragionevolmente certo che siano stati la maggioranza).