21 gennaio 2013

"Io non sono più niente"

Come scritto in un post precedente, ormai mi sono fatto un'idea di come comportarmi alle prossime elezioni. Però, siccome su "Cambiare si può" avevo avuto delle speranze, e siccome continuano ad averne persone di cui ho una buona opinione, ho ripensato spesso alla breve storia di quella formazione e mi sono chiesto dove sia stato l'errore, il problema che ha inceppato tutto. Ora credo di averlo trovato, in un aneddoto che è relativo a Paolo Ferrero (tra i capipartito aderenti a "Rivoluzione civile" senza confronto quello di cui ho più stima) ma che mi porta a conclusioni che credo si possano estendere a tutti i 'politici' partecipanti a quella lista.

Chiomonte, località la Maddalena, 27 giugno 2011, più o meno le 8 di mattina.

16 gennaio 2013

Il voto utile

L'ultima goccia è stata questa dichiarazione di Vendola (che trovate qui)

Consideriamo attentamente la storia recente, penso a quei voti del movimento 5 stelle che hanno consentito di consegnare il Piemonte al leghista Roberto Cota

Il martellamento sul voto utile non è però iniziato oggi e non viene da una sola voce, quindi vediamo di chiarire un paio di cose, usando l'esempio portato dal leader di SEL, che è sicuramente il più frequentemente utilizzato da chi sostiene la stessa sua tesi.
Vediamo di partire dai dati (che trovate ad esempio qui).

15 gennaio 2013

Una speculazione come tante

Il comune di Torino finanziariamente è messo male. I buchi di bilancio aperti per le olimpiadi sono poi stati allargati da maldestri tentativi di metterci delle pezze, e oggi il debito della città supera i 4 miliardi di euro, mettendo a rischio persino la gestione a brevissimo termine (vedi).
Vista la situazione il comune cerca di far cassa in tutti i modi, uno di questi è il progetto di una speculazione edilizia (centro commerciale, parcheggio sotterraneo e 250 alloggi di lusso) nel quartiere Cenisia, su un terreno su cui sorge un edificio che ha ospitato fabbriche come la Snia Viscosa. Sul palazzo c'erano fino a pochi anni fa dei vincoli delle belle arti, che però il comune nel 2007 ha provveduto a far rimuovere, così come si è preoccupato di accreditare un percorso semplificato (senza VAS) per il progetto. Qui ho descritto molto brevemente, per un maggiore dettaglio rimando al blog http://sniarischiosa.noblogs.org, gestito dal comitato che si oppone a questo progetto

10 gennaio 2013

Ancora pessimo giornalismo

Stavolta prendo in analisi solo un passaggio di questo articolo su Repubblica torino, più precisamente

[...] ma soprattutto si è deciso di realizzare una galleria artificiale, di 150 metri, che coprirà completamente l'imbocco del tunnel nella montagna. "La galleria servirà per mantenere al chiuso tutte le lavorazioni del cantiere - ha precisato il presidente dell'Osservatorio Mario Virano - e quando l'opera sarà completata servirà da "bussola" per attutire i rumori e evitare l'effetto stantuffo dei treni in corsa all'ingresso e all'uscita della galleria".
La filosofia del cantiere "indoor" sarà replicata anche nella zona dell'autoporto di Susa dove dovrà sorgere il cantiere più grande: "Ci siamo ispirati alle buone pratiche più avanzate in Europa - ha raccontato il presidente Virano - il cantiere sarà come una fabbrica e le attività si svolgeranno tutte al coperto, in un ambiente controllato per evitare rumori e polveri".[...]


Il primo capoverso l'ho riportato solo per rendere più chiaro di cosa parli il secondo.

4 gennaio 2013

Meno peggio

Torno a parlare di 'cambiare si può'. Stavolta non per chiedermi se votarli o meno, se partecipare, e in che modo, al loro sforzo o meno, ma per commentare un evento, che riassumo brevemente. Mi scuso in anticipo per l'abbondanza di virgolette di questo post, ma evitarle l'avrebbe reso (ancora) più prolisso.
Le assemblee di 'cambiare' avevano deciso di appoggiare la candidatura di Ingroia a certe condizioni, due delle principali erano l'accordo su un rifiuto netto ed incondizionato dell'agenda Monti e quello sulla non candidatura di esponenti di primo piano dei partiti che sostengono lo stesso candidato (Idv, Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi). Il 29 dicembre, in un incontro tra i tre delegati di 'cambiare', Ingroia e alcuni delegati dei partiti, il candidato premier ha chiarito che dei partiti verranno tenuti fuori i simboli, ma non i dirigenti (solo Rifondazione si era detta disponibile al passo indietro, se anche gli altri avessero fatto altrettanto), e che non era possibile escludere a priori un'alleanza col PD, che dell'agenda Monti è uno dei principali sostenitori.
In seguito a questa presa di posizione i tre delagati hanno dichiarato che per loro non c'erano le condizioni per l'accordo, ma che avrebbero rimesso la proposta agli 'iscritti' di 'cambiare' (vedi questo articolo di Chiara Sasso). C'è stata una votazione online, di cui non sono riuscito a trovare i risultati esatti ma in cui, dai commenti ritrovati sul sito e in giro per la rete, mi sembra di aver ricostruito che favorevoli all'accordo siano stati il 60% (e comunque sono ragionevolmente certo che siano stati la maggioranza).