21 luglio 2013

Gira voce che...

Si riparla di Valsusa, dopo la caccia all'uomo nei boschi scatenata venerdi sera dalla poliza nei boschi della val Clarea, in molti cercano di capire quale sia il motivo che ha portato i poliziotti (e chi dà loro gli ordini) ad aumentare tanto la loro aggressività in così poco tempo. Bè, in valle una spiegazione qualcuno se la dà. Si dice in valle che la situazione all'interno del cantiere non sia quella che descrivono, e che i lavori non avanzino rapidamente come dovrebbero (bè, questo non è proprio un 'si dice', il senatore scibona la settimana scorsa ha documentato come dai metri dichiarati a quelli scavati ci fosse un 'errore' di oltre il 10%). Si dice anche che con questo ritardo nulla abbiano a che fare i notav (e questo è abbastanza ovvio) e che non sia neppure imputabile alle ditta che lavorano nel cantiere. Si dice che nel tunnel, a 200 metri circa di profondità su sette chilometri che vanno scavati, si sia già intercettata una falda acquifera, e che le "venute d'acqua" nella galleria rallentino di molto i lavori. Si dice così, e ci si potrebbe credere, dato che la galleria della centrale Atm (oggi Iren), scavata a pochi chilometri in linea d'aria, di problemi simili ne ha avuti a bizzeffe, tanto da portare ad un ritardo di oltre tre anni nel completamento del tunnel (che era lungo 1/3 di quello che si vuole realizzare a Chiomonte), e tanto che ancora oggi non è chiaro se la centrale possa funzionare a pieno regime oppure no. Si dice così, e qualcuno si chiede come mai, con questo precedente, geograficamente così vicino, nessuno ci abbia pensato prima. A questo nessuno sa dare una risposta precisa, ma qualcuno ricorda come, quando i lavori di scavo della metropolitana di Torino furono interrotti per alcune settimane perchè una delle stazioni era stata allagata dall'acqua di una falda, i responsabili del torinesi del PD, che poi sono gli stessi che spingono per la TAV in Valsusa, dissero che non si aspettavano di trovare tanta acqua in quella zona. In effetti, è strano trovare acqua in un quartiere che si chiama "Nizza Millefonti". Si dice in valle che sia questa la ragione del nervosismo dei poliziotti, e soprattuto chi dà loro gli ordini, perchè si sentono messi nell'angolo, e sanno di aver quasi perso. Si dice sia per questo che reagiscono con rabbia, una rabbia che certo non porterà loro un successo, ma a cui è bene prestare molta attenzione

12 luglio 2013

TAV Bussoleno-St.Jean de Maurienne

Vediamo di ricapitolare un attimo.
La Francia ha deciso che non costruirà la tratta Lyon-St.Jean de Maurienne della TAV prima del 2030.
Analogamente, anche senza spiegare bene di cosa si tratti, da parte italiana si parla ormai solo del progetto 'low cost'(a basso costo si fa per dire, son sempre 8 miliardi di euro). Questo progetto cosa meno del precedente (26 miliardi, sempre di preventivo), vi siete chiesti perchè? Be', semplicemente prevede meno cose.
Innanzitutto non prevede il tratto da Bussoleno a Torino. Usciti dal tunnel a Susa i treni si reimmetteranno sulla linea attuale, e su quella proseguiranno verso il capoluogo, andando quindi ad infilarsi in quello che è il vero collo di bottiglia dell'intera tratta (insieme a Chambery, cfr. quaderni dell'osservatorio 1 e 2).
Oltre a questo in meno c'è un intero tunnel, perchè nel progetto originario la galleria Susa-St.Jean era a doppia canna, in questo ce n'è una sola. Curiosamente al mondo non esistono gallerie alta velocità a doppio binario, ed i progettisti stessi dicono che non è possibile realizzarne, poichè se i treni si incrociassero ad alta velocità in galleria deraglierebbero. Quindi ci sarà un solo binario, che verrà utilizzato ora in un senso ora nell'altro.
Insomma, l'alta velocità Torino-Lyon sarà in realtà un'alta velocità Bussoleno(6 494 abitanti)-St.Jean de Maurienne(8 844 abitanti, dati wikipedia), a senso unico alternato per 57 dei suoi circa 70 chilometri.
E costerà solo 8 miliardi di euro, non vi sembra un affare?