9 aprile 2014

Lionel Asbo

Posizionarsi su un caso limite (inventato) permette di cogliere con un solo sguardo lo stuolo di altri casi (reali) che si avvicinano a quello in oggetto, rendendolo perlappunto un limite, e non un'isola.
E' questo il meccanismo di Lionel Asbo, romanzo di Martin Amis, il cui protagonista è un concentrato del peggio che si possa pensare di un essere umano, e quindi un caso limite, e per questo utilissimo come punto di osservazione su due deserti umani: le sovrappopolate banlieus londinesi e le molto più rarefatte schiere dei neoVIP miracolati dai non talent (ma anche dal calcio). Il libro è perfetto nel rendere l'oscenità di Lionel Asbo, ma anche la pochezza di tutti coloro che gli stanno intorno, anche di quelli che si sforzano di migliorarsi, ma che nel loro tentativo sono zavorrati dal contesto, e per questo offre un quadro desolante che giustifica pienamente il sottotilo ("Stato dell'Inghilterra").

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